PREMIO SACHAROV ALL’OPPOSIZIONE IN BIELORUSSIA

PREMIO SACHAROV ALL’OPPOSIZIONE IN BIELORUSSIA

BRUXELLES\ aise\ – È l‘opposizione democratica in Bielorussia la vincitrice del Premio Sacharov 2020 per la libertà di pensiero, che viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. Istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali, il premio deve il suo nome al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov.
La decisione della Conferenza dei Presidenti – formata da Presidente e leader dei gruppi politici – è stata annunciato oggi a mezzogiorno dal Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
“Desidero congratularmi con i rappresentanti dell’opposizione bielorussa per il loro coraggio, la loro resilienza e la loro determinazione”, le parole di Sassoli. “Si sono dimostrati e continuano a dimostrarsi forti di fronte a un avversario molto più potente. Ma ciò che li sostiene è qualcosa che la forza bruta non potrà mai sconfiggere: la verità. Ecco dunque il mio messaggio per voi, cari vincitori: continuate ad essere forti e non rinunciate alla vostra lotta. Sappiate che siamo con voi”.
“Vorrei aggiungere una parola anche sulla recente uccisione di uno dei finalisti di quest’anno, il signor Arnold Joaquín Morazán Erazo, parte del gruppo ambientalista di Guapinol”, ha aggiunto. “Il gruppo si sta opponendo a una miniera di ossido di ferro in Honduras. È imperativo che venga avviata un’indagine credibile, indipendente e immediata su questo caso e che i responsabili siano chiamati a risponderne”.
Protestare contro un regime brutale
L’opposizione democratica in Bielorussia è rappresentata dal Consiglio di coordinamento, un’iniziativa di donne coraggiose e di personalità politiche e della società civile.
Il Paese si trova nel bel mezzo di una crisi politica, dopo le controverse elezioni presidenziali del 9 agosto che hanno portato a una rivolta contro il presidente autoritario Aliaksandr Lukashenka e a una successiva repressione brutale dei manifestanti da parte del regime.
La cerimonia di premiazione del Premio Sacharov si terrà il 16 dicembre.
Ieri, il Parlamento ha adottato delle nuove raccomandazioni che chiedono una revisione globale delle relazioni dell’UE con la Bielorussia.
Prima delle quali la sospensione dei negoziati Ue – Bielorussia fino all’organizzazione di nuove elezioni libere ed eque.
Nella risoluzione – approvata con 602 voti favorevoli, 44 contrari e 44 astensioni – si fa il punto sugli avvenimenti prima e dopo le elezioni presidenziali fraudolente del 9 agosto, che hanno portato all’esplosione di una rivolta popolare contro l’attuale regime.
Nel testo vengono ribaditi molti aspetti dell’ultima risoluzione del PE sulla Bielorussia, adottata il 17 settembre; inoltre si sostiene la decisione dell’UE e dei suoi Stati membri di non riconoscere i risultati elettorali fraudolenti annunciati dalla Commissione elettorale centrale bielorussa; si sottolinea che Aliaksandr Lukashenka non sarà riconosciuto come legittimo presidente del Paese alla scadenza del suo attuale mandato, il 5 novembre 2020; si sostiene in modo inequivocabile il popolo bielorusso nelle sue legittime richieste di nuove elezioni libere ed eque sotto la supervisione internazionale; si osserva che secondo i sondaggi sociologici indipendenti Sviatlana Tsikhanouskaya ha ricevuto oltre la metà dei voti alle elezioni presidenziali del 2020 ed è agli occhi del popolo bielorusso il loro presidente eletto; si riconosce il Consiglio di coordinamento (CC) istituito da Sviatlana Tsikhanouskaya quale rappresentante legittimo del popolo che chiede un cambiamento democratico e la libertà in Bielorussia.
Gli eurodeputati, poi, chiedono l’immediata cessazione della violenza, della repressione crudele, della tortura e della stretta nei confronti di manifestanti pacifici, e che tutti i prigionieri politici, i membri della società civile e i giornalisti vengano rilasciati immediatamente e senza condizioni.
Nelle raccomandazioni si invita l’UE ad attuare quanto prima le sanzioni concordate dai ministri degli affari esteri dei Paesi UE e dal Consiglio europeo, rivolte ad un ampio gruppo di persone attraverso il congelamento dei beni e il divieto di ingresso in UE, oltre ad allargare il gruppo di persone per includervi Aliaksandr Lukashenka; si sostiene l’iniziativa di istituire una missione ad alto livello in Bielorussia, composta da ex capi di Stato o di governo con il compito di contribuire a porre fine alla violenza, assistere nella liberazione di prigionieri e detenuti politici e promuovere un ambiente favorevole a un dialogo politico nel Paese; e, infine, si afferma che i negoziati sulle priorità del partenariato UE-Bielorussia devono essere sospesi fino a quando non si svolgeranno elezioni presidenziali libere ed eque.
Oltre alla situazione politica in Bielorussia, la lista completa delle raccomandazioni include, tra le altre cose, tematiche relative alla cooperazione economica e settoriale, ai contatti interpersonali e all’energia nucleare. (aise)

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