Facebook non darà dati utenti ad autorità di Hong Kong
Roma (askanews) – Facebook ha annunciato oggi che il suo social network e il suo servizio di messaggeria WhatsApp non tratteranno più richieste di ottenere informazioni sugli utenti da parte dell’amministrazione di Hong Kong e del suo sistema giudiziario e di polizia, dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza imposta dalla Cina.
“Noi crediamo che la libertà d’espressione sia un diritto umano fondamentale e sosteniamo il diritto delle persone di esprimersi senza paura per la loro sicurezza o di riceverne ripercussioni”, ha detto in un comunicato un portavoce di Facebook.
Anche la messaggeria Telegram, che è ampiamente utilizzata da sostenitori pro-democrazia, ha annunciato che non comunicherà dati degli utenti all’amministrazione hongkonghese. “Telegram non ha mai condiviso alcun dato con le autorità di Hong Kong in passato e non intende elaborare alcuna richiesta di dati relativa ai suoi utenti di Hong Kong finché non verrà raggiunto un consenso internazionale in relazione ai cambiamenti politici in corso nella città”, ha detto Mike Ravdonikas, portavoce di Telegram.
Dopo l’entrata in vigore della legge sulla sicurezza – secondo quanto scrive il giornale hongkonghese South China Morning Post – c’è stata una corsa degli attivisti a cancellare le loro chat su WhatsApp, Telegram o Signal. E a scaricare gli strumenti per creare VPN (Virtual Private Network), uno strumento utilizzato per garantire una migliore sicurezza nella navigazione internet.
Redazione