25 Novembre: educare al rispetto per sconfiggere la violenza – Il ruolo dell’OIRD, e l’impegno del presidente Gennaro Ruggiero
Ogni 25 novembre il mondo si unisce per ricordare che la violenza contro le donne non è un fatto privato, ma una violazione dei diritti umani, un problema sistemico che interpella le coscienze, le istituzioni e l’intera società. Le vittime non sono numeri, ma persone: madri, figlie, sorelle, amiche, la cui dignità è stata brutalmente negata.
La ricorrenza di oggi non deve essere solo un momento commemorativo, ma un’occasione per riaffermare il dovere collettivo di prevenire, proteggere e intervenire. La violenza di genere, infatti, affonda le radici in una cultura distorta, dove pregiudizi, stereotipi e squilibri di potere continuano a produrre discriminazioni e sofferenza. Per questo la battaglia contro la violenza passa necessariamente attraverso l’educazione, l’unico strumento in grado di trasformare, nel tempo, mentalità e comportamenti.
L’educazione come prima arma contro la violenza
Non si può combattere la violenza senza investire nella formazione delle nuove generazioni. Una scuola che insegna il valore della parità, del rispetto, dell’ascolto e della responsabilità affettiva è una scuola che semina anticorpi culturali contro l’abuso.
È fondamentale costruire un sistema educativo che non si limiti alla trasmissione di conoscenze, ma che contribuisca alla crescita etica dei giovani:
- educazione alla gestione delle emozioni;
- educazione all’empatia e alla comunicazione non violenta;
- educazione alla legalità e ai diritti umani;
- educazione all’affettività e al consenso.
Solo così si potranno formare cittadini consapevoli, capaci di riconoscere e rifiutare qualsiasi forma di sopraffazione.
Il ruolo dell’OIRD nella prevenzione e nella tutela dei diritti
In questo percorso di cambiamento culturale e di difesa dei diritti fondamentali, l’OIRD – Organizzazione Internazionale per lo sviluppo delle Relazioni Diplomatiche – sotto la presidenza storica dal 2005 del Prof. Gennaro Ruggiero, svolge una funzione cruciale.
L’OIRD promuove iniziative, ricerche, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi volti a:
- diffondere la cultura dei diritti umani;
- monitorare le situazioni di vulnerabilità e discriminazione;
- dialogare con istituzioni, scuole e associazioni;
- sostenere azioni concrete contro la violenza di genere e domestica.
La missione dell’OIRD, affiliato all’IHRO – International Human Rights Observer, accreditato ONU ECOSOC, non è solo quella di osservare, ma di intervenire attivamente, anche attraverso gli organismi ONU, contribuendo alla costruzione di una società più equa, libera dalla paura e dalla sopraffazione.
Gennaro Ruggiero e il suo impegno come Osservatore ONU per i Diritti Umani
“In qualità di Osservatore ONU per i Diritti Umani, il mio impegno quotidiano è quello di portare attenzione, voce e tutela a chi non ce l’ha. Essere presenti nei contesti di maggiore fragilità, ascoltare, documentare, denunciare, sensibilizzare: sono tutti tasselli di un lavoro che guarda alla dignità umana come valore supremo e irrinunciabile. Ogni storia di violenza che emerge non deve mai essere un semplice caso di cronaca, ma un campanello d’allarme che ci spinge a fare di più, a non voltare lo sguardo, a rafforzare le reti di protezione e sostegno. Il mio ruolo, insieme a quello delle organizzazioni internazionali e nazionali, è quello di garantire che le vittime non restino sole e che ogni violazione trovi una risposta concreta, autorevole e tempestiva”.
Una responsabilità collettiva secondo i principi enunciativi dell’OIRD
Combattere la violenza contro le donne significa assumersi una responsabilità comune. Le istituzioni devono garantire sicurezza, leggi efficaci, centri antiviolenza adeguatamente supportati. La società deve impegnarsi nel combattere la cultura del silenzio e della colpevolizzazione delle vittime. Le famiglie devono educare al rispetto reciproco.
E ognuno di noi deve essere parte attiva del cambiamento, perché la violenza non si sconfigge con la passività, ma con il coraggio dell’azione.
Un futuro fondato sulla dignità e sull’uguaglianza
Il 25 novembre non è un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza.
Solo attraverso l’unione delle forze – istituzionali, associative, educative – sarà possibile costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere senza paura, libera di essere e di scegliere.
L’OIRD continuerà a promuovere questo impegno con determinazione, a sostenere ogni iniziativa che contribuisca alla difesa dei diritti umani e alla costruzione di una cultura della pace e dell’uguaglianza.
Ufficio Stampa OIRD