
Rigenerazione urbana, Regioni: servono norme e progetti su misura
Roma, 8 ott. (askanews) – “In materia urbanistica il legislatore nazionale è fermo al 1942. Nel mentre abbiamo lavorato a livello regionale e direi anche molto bene, considerando la modernità di molte Regioni su questo tema. Calare dall’alto una nuova legge nazionale rischia di generare confusione e di creare più danni che benefici. Per questo, sul DDL rigenerazione urbana non possiamo permetterci di confezionare un disegno organico, senza saperlo adattare al contesto in cui va inserito”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo a nome della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome all’evento promosso da Ance “Città del futuro 2030-2050”, in corso in questi giorni a Roma.
Una volta consolidato il quadro normativo, la partita si giocherà sul piano dei finanziamenti. Su questo il presidente Marsilio ha rilanciato: “È chiaro che il ruolo forte delle Regioni nella programmazione dei fondi di Coesione potrà fare la differenza. Ecco perché è fondamentale che la Politica di Coesione europea rispetti l’attribuzione delle risorse su base regionale e quindi riaffermi il modello della governance multilivello”.
“La Politica di Coesione va rafforzata e migliorata, non cancellata e diluita in fondi unici. Da Presidente del Gruppo ECR al Comitato europeo delle Regioni, mi sto facendo portavoce di queste istanze” – ha concluso Marsilio, sottolineando che “siamo ancora in una fase iniziale delle negoziazioni e che, da qui a due anni, quando il bilancio dovrà essere ratificato, ci sarà ampio spazio per correttivi e margini di manovra”.
Redazione