Gli Usa rivedono i piani militari contro l’Iran

Gli Usa rivedono i piani militari contro l’Iran

“C’è Teheran dietro l’attacco alle due petroliere saudite”. Passa la linea dura del consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton, pronti 120mila uomini da inviare in Medio Oriente
REUTERS

Il consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton (al centro) con Donald Trump e la portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders

WASHINGTON

Ci sarebbe l’Iran dietro all’attacco alle due petroliere saudite. Secondo quanto riferito da funzionari americani citati dai media, le valutazioni preliminari delle forze armate statunitense indicherebbero che l’esplosivo usato contro le navi saudite sarebbe iraniano. Le navi sono state sabotate in acque territoriali degli Emirati Arabi Uniti e proprio gli Emirati hanno chiesto agli Stati Uniti il loro aiuto nelle indagini.

Il ministro della Difesa ad interim, Patrick Shanahan, presenta a Donald Trump un aggiornamento del piano militare che prevede l’invio di un massimo di 120.000 soldati americani in Medio oriente nel caso in cui l’Iran dovesse attaccare le forze americane o accelerare sulle armi nucleari. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali la revisione e l’aggiornamento del piano riflette la linea dura del consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton, falco su Teheran.

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Il New York Times racconta di una riunione – di giovedì scorso – dei principali consiglieri per la sicurezza in cui il segretario alla Difesa a interim, Patrick Shanahan, ha presentato un piano militare aggiornato che prevede l’invio delle truppe qualora l’Iran dovesse attaccare le forze americane o accelerare il lavoro sulle armi nucleari.

L’aggiornamento, che porta la firma dei falchi guidati dal consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, non invocano un’invasione di terra dell’Iran, che richiederebbe un numero maggiore di truppe, hanno spiegato i funzionari sentiti dal Nyt. Tuttavia si tratta di una forza che si avvicina molto a quella impiegata da George W. Bush per l’invasione dell’Iraq.

lastampa.it

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