Secondo lockdown, cosa cambia nel Dpcm: nuova ipotesi

Secondo lockdown, cosa cambia nel Dpcm: nuova ipotesi

PRIMO PIANO – Nel nuovo decreto sull’emergenza coronavirus, in vigore fino al 15 ottobre, non sarà consentito un nuovo lockdown nazionale. Lo ha chiarito in commissione alla Camera un emendamento interpretativo del testo. A spiegarlo ci ha pensato il deputato Pd Stefano Ceccanti.

Il dl consentirà di limitare gli spostamenti “in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico”.

Ciò vuol dire che, afferma il costituzionalista, se dovesse rendersi necessario un nuovo lockdown nazionale, sarebbe necessario il varo di un nuovo decreto per dare copertura normativa all’eventuale Dpcm.

Intanto, secondo l’ultimo bollettino diffuso dal Ministero della Salute, sono raddoppiati i nuovi contagi da coronavirus e la Lombardia torna ad essere il ‘motore’ dell’epidemia in Italia con il 36% dei positivi trovati.

Novità anche da parte del Comitato tecnico scientifico (Cts), orientato a confermare la distanza di un metro sui treni. Roberto Speranza, ministro della Salute, ha spiegato: “La mia ordinanza non è legata solo alla vicenda dei treni ma al rispetto delle regole essenziali e i termini dell’ordinanza verranno confermati nel Dpcm che approveremo. Ogni scelta restrittiva è evidente che comporta dei costi e dei disagi, ma dobbiamo rispettare i tre principi fondamentali: uso mascherine, distanziamento di almeno un metro e lavaggio delle mani, perche solo ciò ci può consentire di non vanificare il lavoro fatto”.

Redazione

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