Dalla legittima difesa alla necessità di pace: fermare la strage a Gaza – di Gennaro Ruggiero

Dalla legittima difesa alla necessità di pace: fermare la strage a Gaza – di Gennaro Ruggiero

La tragedia iniziata il 7 ottobre 2023 con il brutale attacco terroristico di Hamas contro civili israeliani ha segnato una delle pagine più oscure della recente storia del Medio Oriente. Di fronte a una tale barbarie, la reazione di Israele – volta a difendere i propri cittadini e a colpire chi ha pianificato e compiuto la strage – è apparsa comprensibile e, sotto il profilo del diritto internazionale, legittima.

Tuttavia, oggi, a mesi di distanza, il conflitto ha assunto proporzioni drammatiche, con un numero impressionante di vittime civili nella Striscia di Gaza. Famiglie distrutte, bambini senza futuro, ospedali al collasso, città ridotte in macerie. Il prezzo della guerra non può essere pagato da chi non ha colpe. Il diritto alla difesa non può trasformarsi in una punizione collettiva.

È giusto, necessario e doveroso individuare e neutralizzare i terroristi di Hamas, ma è altrettanto urgente distinguere tra chi combatte e chi è vittima. I civili palestinesi, come quelli israeliani, hanno diritto alla vita, alla sicurezza, alla speranza. Continuare a bombardare indiscriminatamente non rafforza la sicurezza d’Israele, anzi rischia di generare ulteriore odio e nuove generazioni pronte alla radicalizzazione.

Serve un cambio di passo. Serve il coraggio di fermarsi, di negoziare, di riprendere in mano l’unico progetto che può garantire un futuro a questa terra: due popoli, due Stati. Uno Stato palestinese libero, democratico, che conviva accanto a uno Stato israeliano sicuro e riconosciuto. Due realtà sovrane che, pur nella complessità del passato, possano guardare al futuro con responsabilità, rispetto e visione.

Non è un sogno irrealizzabile. Al contrario, è una necessità storica. Le guerre non portano pace, ma solo cicatrici. La pace si costruisce con il dialogo, con il rispetto reciproco, con gli scambi culturali, con i ponti economici, con l’educazione delle nuove generazioni alla convivenza e non all’odio.

Israele e Palestina devono poter tornare a credere che è possibile vivere fianco a fianco, non come nemici ma come vicini. Non è facile, ma è possibile. E soprattutto è l’unica strada percorribile se si vuole davvero spezzare la spirale della violenza.

Gennaro Ruggiero – Direttore Nuove 24

Osservatore ONU – IHRO/OIRD

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