“L’antisemitismo è una rete che dilaga ovunque. L’Italia il 27 gennaio può dare un segnale”

“L’antisemitismo è una rete che dilaga ovunque. L’Italia il 27 gennaio può dare un segnale”

L’antisemitismo è un fenomeno che oramai travalica i confini europei, ha assunto la forma di una rete che ha ramificazioni ovunque nel mondo e l’assalto all’abitazione del rabbino di York, ne è solo l’ennesima conferma. è il commento affidato all’Agi dalla presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello su quanto è avvenuto il 28 settembre negli Stati Uniti, nel quale chiede inoltre al governo italiano di recepire la definizione di antisemitismo proposta dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (Ihra) come “segnale forte per contrastare tanto odio e violenza”.

Per Dureghello a New York si è consumato “l’ennesimo atto di violenza contro gli ebrei”, di fatto la conferma di un “fenomeno che sta dilagando oramai in maniera inaccettabile” e che induce la comunità ebraica a esprimere “molta preoccupazione per quanto si legge quotidianamente sulle cronache, pur senza voler cedere all’allarmismo”.

“Il fenomeno dell’antisemitismo esiste e si basa su una rete che oramai trascende i confini nazionali e continentali e dilaga ovunque”, ha detto la presidente della comunità ebraica romana. “Non si tratta più di un fenomeno solo europeo e quello che è successo negli Usa lo dimostra. Siamo abituati a frontiere che non sono più invalicabili e gli ebrei sono colpiti in maniera ingiustificata in tutte le nazioni”.

Di riflesso, ha proseguito la presidente della comunità ebraica romana, “quello che è successo a New York deve imporre una seria riflessione anche in Italia, dove serve assumere una posizione più netta”. L’occasione per farlo, ha spiegato, è durante la prossima Giornata della Memoria, il 27 gennaio, quando il governo avrà la possibilità di recepire la definizione dell’Ihra su cosa sia l’antisemitismo oggi: “Sarebbe uno strumento utile per contrastare il dilagare di tanto odio e violenza. In quella definizione si sanciscono quali sono i suoi contorni e quali i limiti invalicabili” dell’odio verso gli ebrei.

“Serve una seria riflessione in Italia su questo tema, come serve un forte presidio del territorio come già fanno con solerzia le forze dell’ordine”, ha proseguito poi Dureghello. Secondo la definizione dell’Ihra, già adottata a livello europeo lo scorso anno, si parla di antisemitismo quando si è difronte a “una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree, o non ebree, e/o la loro proprietà, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”.

Arcangelo Rociola – agi.it

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