Effetto Draghi, spread in picchiata. Quanto risparmia l’Italia

Effetto Draghi, spread in picchiata. Quanto risparmia l’Italia

QUI FINANZA – Una repentina discesa attorno ai 100 punti base (cioè vicino alla soglia “piscologica” dell’1%, che non si vedeva dal 2015). E’ l’ andamento negli ultimi giorni dello spread Btp/Bund, cioè il differenziale di rendimento tra i Buoni del Tesoro italiani con scadenza a 10 anni e i titoli di stato tedeschi di uguale durata. Merito dell’entrata in scena di Mario Draghi, l’ex-presidente della Banca Centrale Europea (Bce) che martedì 2 febbraio ha ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La strada che dovrebbe portare Draghi a Palazzo Chigi non è priva di ostacoli ma le aperture ricevute da personalità interne o vicine al Movimento 5 Stelle come il premier uscente Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, fanno pensare che la sua missione andrà in porto, mettendo fine alla crisi di governo iniziata nelle scorse settimane per iniziativa di Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

Spread, che cos’è e perché oscilla

È proprio grazie alla prospettiva di un governo Draghi e di una ritrovata fase di stabilità politica in Italia, che è iniziata nei giorni scorsi la discesa dello spread Btp/Bund: un indicatore che sui mercati finanziari rappresenta una sorta di termometro del rischio. Quando ci sono turbolenze, lo spread sale. Quando invece sulle piazze finanziarie torna il sereno, lo spread scende. Ma perché accade questo? Per capirlo occorre innanzitutto sapere bene cos’è lo spread e cosa c’è alla base delle sue oscillazioni quotidiane. Come tutti gli stati sovrani che si indebitano, l’Italia emette infatti sul mercato dei titoli di stato come appunto i Btp (Buoni del Tesoro Poliennali), che hanno varie scadenze e sono comprati e venduti ogni giorno dagli investitori sui listini internazionali. Lo stesso fanno gli altri stati sovrani come la Germania, che emette i propri titoli del debito pubblico, i Bund. Poiché la Germania è considerata dagli investitori un Paese più solido dell’Italia dal punto di vista finanziario, i Bund tedeschi hanno di solito un prezzo più alto dei Btp di uguale durata e pagano a scadenze prestabilite degli interessi inferiori rispetto agli omologhi italiani (in questo periodo i tassi dei Bund son addirittura negativi), essendo titoli meno rischiosi.

Redazione

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