L’editoriale: Che vergogna per l’Italia avere Roma capitale…… di Gennaro Ruggiero

L’editoriale: Che vergogna per l’Italia avere Roma capitale…… di Gennaro Ruggiero

Sicuramente ora mi attirerò critiche, maledizioni, e perderò amici su quanto esternerò di seguito, ma non importa, “la libertà equivale alla mia vita”, come diceva il grande statista Bettino Craxi.

Per quanto mi riguarda dire che Roma è la capitale della mia Italia, non è motivo di orgoglio e in special modo con quest’amministrazione scellerata e incompetente gestite da una persona che nemmeno l’avvocato sapeva fare e figuriamoci a fare il sindaco.

Attualmente Roma è una delle peggiori capitali del mondo, al pari del Burkina Faso o giù di li. E’ disordinata, non funziona niente, caotica, sporca, lasciata in balia di topi, gabbiani, scarafaggi, cinghiali e altri animali. Roma ha superato in negatività addirittura Napoli, Palermo e Reggio Calabria.

Roma per me non rappresenta l’Italia, l’Italia della cultura, l’Italia operosa, l’Italia dell’ordine e pulizia, l’Italia del REALE patrimonio artistico e culturale, l’Italia dell’onestà,  ma solo l’Italia peggiore.

Roma rappresenta l’Italia sciattona, l’Italia volgare, l’Italia del cattivo governo, l’Italia dei burini romani, l’italia dei truffatori, l’Italia della spazzatura, del disordine, della corruzione, del caos, degli imperatori romani con tutta la loro cattiveria imperialista e della chiesa, un inutile istituzione che ha seminato morte, corruzione e cattiveria mascherata dal martirio (falso a mio giudizio) di Gesù, della non conoscenza della lingua italiana, e inoltre del disordine dell’arte e della storia (non si capisce niente dal Colosseo ai Fori Imperiali).

Per me la capitale doveva e dovrebbe essere Firenze, culla del Rinascimento, della cultura, della lingua, città operosa e onesta, dell’ordine e del rispetto altrui, che non conosce volgarità ma eleganza. Addirittura meglio Venezia o Milano, ma no, signori miei, no Roma.

Purtroppo il lavoro mi costringe a subire Roma e pazienza, c’est la vie!

D’altronde io la penso così, e non me ne volete: Cristo (semmai fosse esistito) si è fermato a Grosseto e non a Eboli.

Gennaro Ruggiero

 

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