Un premio per la legalità, a Roma – Palazzo Valentini il 12 aprile
Il 12 aprile a Roma, a Palazzo Valentini alle ore 16,00 si parlerà di legalità e si premieranno alcune personalità che si sono distinte e si distinguono nel portare avanti questo importante principio di vita quotidiana.
Abbiamo scelto il 12 aprile come data simbolo di una delle vittorie della giustizia, perché 12 aprile 1995 vennero condannati all’ergastolo i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci come mandanti dell’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del nostro Presidente Sergio Mattarella. – ha affermato Gennaro Ruggiero, presidente dell’Istituto della Cultura Italiana e responsabile dell’organizzazione dell’evento, promossi dall’UPSI – Università Popolare della Sicurezza Integrata presieduta dal criminologo Dr. Giovanni De Ficchy.
Questo è il comunicato congiunto di UPSI E ICI:
La legalità è un principio fondamentale che stabilisce il rispetto delle leggi e delle norme di una comunità o di una società. Questo concetto è cruciale per il funzionamento ordinato e giusto di qualsiasi società, in quanto fornisce un quadro normativo per le azioni e le interazioni dei suoi membri.
Ci sono diversi aspetti della legalità che meritano attenzione:
Stato di diritto: La legalità è strettamente legata al concetto di stato di diritto, che implica che tutte le persone, inclusi i governanti e le istituzioni governative, sono soggette alle leggi. Nessuno è al di sopra della legge.
Rispetto delle leggi: La legalità richiede il rispetto delle leggi vigenti, indipendentemente dallo status sociale, dall’occupazione o da altre circostanze. Ciò implica il rispetto delle leggi sia da parte dei cittadini comuni che delle istituzioni governative.
Giustizia ed equità: La legalità promuove l’idea che le leggi debbano essere giuste ed equamente applicate a tutti i membri della società. Ciò significa che le leggi non dovrebbero favorire particolari gruppi o individui a discapito degli altri.
Responsabilità e trasparenza: La legalità richiede che le autorità pubbliche siano responsabili delle proprie azioni e che le loro decisioni siano trasparenti e soggette a verifica pubblica. Questo contribuisce a prevenire l’abuso di potere e a promuovere la fiducia nel sistema giuridico.
Partecipazione civica: La legalità incoraggia la partecipazione civica e il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale e nella vigilanza delle istituzioni pubbliche. Ciò può contribuire a rafforzare la legittimità delle leggi e delle istituzioni democratiche.
Educazione e sensibilizzazione: Promuovere la legalità richiede anche sforzi educativi e di sensibilizzazione per far sì che i cittadini comprendano l’importanza del rispetto delle leggi e dei valori democratici. Questo può includere programmi nelle scuole, campagne pubblicitarie e altre iniziative per promuovere una cultura della legalità.
La promozione della legalità è un compito condiviso che coinvolge sia il governo che la società civile. Quando la legalità viene rispettata e promossa, si creano le condizioni per una società più giusta, sicura e prospera.
E per finire con una frase di Platone, simbolo del premio: “Le brave persone non hanno bisogno di leggi che dicano loro di agire responsabilmente, mentre le cattive persone troveranno un modo per aggirare le leggi.”
Ecco l’elenco definitivo dei premiati: Maria Antonia Spartà – Vice Questore Polizia di Stato; Giuseppe Tornambè – Titolare Eagle Enterprise Security; Fabrizio Santori – Segretario d’aula dell’Assemblea Capitolina; Valerio De Gioia – Magistrato Penale; Denise A. Barone – Criminologa e Scrittrice; Pierpaola Meledandri – Avvocato e Giornalista; Gaetano Ruocco – Presidente ANSI; Angelo Corbo – Agente di Polizia Scorta Falcone; Giuseppe Marceca – Dirigente Medico Polizia di Stato; Vincenzo Comi – Avvocato Penalista e Docente; Rosaria Salamone – Avvocato membro dello staff educazione alla legalità; Luigi De Ficchy – Magistrato; Giovanni De Ficchy – Criminologo e Giornalista; alla memoria di Alessandra Pacifico – Dirigente della Polizia di Stato; alla memoria di Filippo Salsone – Agente Guardia Carceraria.
Redazione