Addio ad Adamo Dionisi, il “figlio del vento e della passione”. Il saluto del M° Nicola Lovaglio e del Procuratore sportivo Mirko Parisi

Addio ad Adamo Dionisi, il “figlio del vento e della passione”. Il saluto del M° Nicola Lovaglio e del Procuratore sportivo Mirko Parisi

L’attore romano Adamo Dionisi, noto per il ruolo del boss Manfredi Anacleti in Suburra, si è spento a 59 anni all’ospedale Fatebenefratelli di Roma, lo scorso 20 ottobre. a causa di una malattia scoperta recentemente. Conosciuto per la sua intensità, Dionisi aveva un vissuto difficile che rifletteva i personaggi che interpretava. Dopo aver vissuto un passato da capo ultrà della Lazio e un periodo di detenzione a Rebibbia per questioni di droga, Dionisi incontrò il teatro, segnando un nuovo inizio e la nascita della sua carriera d’attore.

La sua carriera sul grande schermo iniziò interpretando ruoli complessi e controversi. Tra i suoi lavori, oltre Suburra, si ricordano Dogman di Matteo Garrone e Enea di Pietro Castellitto, fino a produzioni più recenti come Martedì e Venerdì e Morrison. Dotato di un viso espressivo e uno sguardo intenso, Dionisi è stato spesso scelto per ruoli di forte impatto sociale.

Oltre al cinema, Adamo Dionisi si dedicava anche a iniziative sociali. Con l’associazione Casale Caletto, aveva contribuito alla costruzione di un campo di calcio per i giovani e all’installazione di acqua corrente in un campo nomadi alla periferia di Roma, una città che ha sempre amato e raccontato nelle sue opere. I funerali si terranno presso la Chiesa di Santa Maria in Trastevere, luogo emblematico per lui, dove spesso si sedeva sui gradini della fontana per scrivere.

Adamo Dionisi lascia due figli, Christian e Alessia. La sua scomparsa rappresenta una perdita per il mondo del cinema e per tutti coloro che lo ricordano per la sua generosità e passione.

Presenti al funerale il maestro di vita e amico Nicola Lovaglio e il presidente della A.S. Parisi Boxe, e procuratore sportivo Mirko Parisi.

Dionisi e Lovaglio, amici di lunga data e uniti da un passato difficile, hanno condiviso una profonda amicizia caratterizzata da un’innata ribellione e dalla voglia di cambiamento, trovando entrambi nuova forza nel motto “Cambiare si può”. Ex capo ultrà della Lazio e appassionato di teatro, Dionisi ha scoperto la recitazione a Rebibbia, intraprendendo una carriera che lo ha portato a ruoli di rilievo nel cinema italiano, ma rimanendo sempre legato alla sua città e ai progetti sociali.

Purtroppo, una parte della stampa italiana ha macchiato la sua memoria associandolo a falsi reati da cui era stato assolto, cosa che ha suscitato l’indignazione pubblica di Lovaglio. Con un duro video, il maestro ha difeso l’amico, denunciando il sensazionalismo mediatico e ribadendo il valore umano di Dionisi.

Lovaglio ha promesso di portare avanti i progetti sociali che condivideva con Dionisi, specialmente quelli volti al recupero di giovani in difficoltà, con il sostegno di Parisi. Ha voluto scrivere una lettera al fraterno amico scomparso che pubblichiamo qui di seguito.

Gennaro Ruggiero 

Lettera

Caro amico mio,

ma che tè devo dì! Anche oggi sei riuscito a sorprendermi come hai sempre fatto!

Un passato un po’ travagliato ci rendeva simili ma soprattutto uniti nella voglia di riscattarci! E ce l’abbiamo fatta! Ma che ne sa la gente che ci ha criticato e che non avrebbe scommesso una lira su di noi quanto abbiamo sofferto! Ma ce l’abbiamo fatta! E tu sei stato un grande! Sangue e recitazione nelle vene! E il cinema italiano non potrà mai dimenticarti.

Io non potrò mai dimenticarti!

Grazie delle risate, delle telefonate, della rabbia condivisa per un mondo ormai marcio, dei progetti che stavamo costruendo insieme e scusami, scusami di cuore per qualche caffè mancato ma i tuoi e i miei impegni spesso ci hanno portato a non incrociare le nostre strade.

Vorrei dirti tate cose, ma il dolore che provo in questo momento mi cementa il cuor di silenzio. E poi parliamo chiaro, anche oggi sei TU il re del palcoscenico.

Ti saluto caro amico mio, prosegui il tuo cammino e ti auguro di percorrere una strada in discesa perché spesso qui hai trovato solo salite.

Lo so che da lassù stai ridendo perché non mi conosci così sentimentale ma sei stato bravo anche in questo! A tirar fuori questa mia parte.

Io, Mirko e tutti i nostri fedelissimi amici ti salutiamo purtroppo con questa triste lettera. Guardaci dall’alto e anche noi guarderemo il cielo pensando a te.

Stasera tutti noi qui presenti ti lasciamo con un saluto e un applauso di cuore!

E adesso goditi questo spettacolo di puro pugilato italiano organizzato con anima e cuore! E lo dedichiamo a te!

Ti abbraccio fortissimamente,

tuo amico da sempre e per sempre,

Nicola Lovaglio – A.S. Parisi Boxe.

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