Fiumicino: Lettera di Marco Rotondo per un Comune che si faccia promotore di cambiamento e sviluppo

Fiumicino: Lettera di Marco Rotondo per un Comune che si faccia promotore di cambiamento e sviluppo

Certo nel nostro Paese occorre reagire oramai contro l’eccessivo spirito misoneista che si manifesta specie nel campo delle amministrazioni comunali, in certe località le quali, mentre dipendono in gran parte dal centro limitrofo il loro sviluppo e la loro floridezza presente, si trincerano poi dietro considerazioni di serafica rigidezza, per non avere contatto di sorta col vicino, quando invece,le forze riunite di questi enti farebbero la fortuna dell’avvenire e l’utile di tutto il Paese.

Si pensi alle recenti misure legislative che impongono ai Comuni nuove aggravate competenze ed oneri finanziari e che presuppongono l’esistenza di comunità locali organizzate almeno dal profilo amministrativo e discretamente capaci dal lato finanziario affinché l’indispensabile aiuto dello Stato e della Regione non risulti, alla fine dispersivo e pertanto dequalificato per non dire inutile. Urge quindi ridare al Comune una propria dimensione realmente autonoma e riavvicinare maggiormente il cittadino alle istituzioni. Un obiettivo ambizioso quello che sto proponendo per l’aerea di Fiumicino, con i comuni limitrofi, ma importante per un paese moderno e democratico.

Uno Stato moderno ha bisogno di Comuni solidi sia sotto il profilo finanziario, che gestionale, solo così potranno avere voce in capitolo nella vita politica e amministrativa. Gli attuali Comuni italiani sono sorti quando l’Italia aveva ancora un’economia di tipo prevalentemente rurale. Oggi tutto è mutato: le basi economiche,i rapporti con la gente, l’immagine dello Stato. Deve cambiare anche il Comune! Una società che non accetta il mutamento è una società senza futuro.

Nel corso degli ultimi decenni si è chiesto ai Comuni di assumere competenze sempre più vaste nei settori della scuola, della protezione dell’ambiente, dell’approvvigionamento idrico, dei trasporti; Per gestire questi compiti sono necessari specialisti, politiche mirate e non sprechi di risorse e nulla di fatto, come le amministrazioni precedenti hanno fatto. La giunta Montino è l’esempio di incompetenza, lassismo e arroccamento delle risorse per pochi.

Per questo il Nuovo Comune di Fiumicino, potrà e dovrà disporre di maggiori mezzi finanziari e la Regione dovrà essere pronta a sborsare di tasca propria e a continuare a gestire con criteri di equità la perequazione fiscale per i Comuni metropolitani e periferici. Fiumicino si deve proporre a dialogare con i comuni limitrofi, quelli della Prima Corona in primis e poi con gli altri per affrontare il cambiamento insieme e dare lustro in particolare alla costa e al fatto che Fiumicino ha uno dei più importanti scali aeroportuali più importanti d’Europa.

Questo produrrà ricchezza, lavoro, strutture e infrastrutture e quindi un sicuro ritorno sociale che eliminerà povertà, disagio socio-economico.

Ci vogliono competenze, idee e coraggio. Io vorrei che il mio sogno si avverasse, che partendo da Fiumicino per arrivare alla regione fino alla nazione. Un percorso da fare per un Italia migliore.

Per questo ci ho messo la faccia. La mia candidatura al consiglio comunale di Fiumicino in Energie per l’Italia, è per dire proprio questo: ci vogliono Energie nuove per dare energia nuova a questo Paese che sta vivendo ore drammatiche politiche. I comuni possono fare la loro parte e la devono fare. L’Italia è un Paese meraviglioso e noi siamo in dovere di difendere questa meraviglia a cominciare dalle comunità locali, amministrandole come un buon padre di famiglia tendendo una mano a tutti i figli della nostra società senza lasciare indietro nessuno e unirsi può essere una formula vincente.

Grazie dell’attenzione, Marco Rotondo – Candidato in Energie per l’Italia – Elezioni Fiumicino 10 giugno 2018

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