
Guerra a chiazze
Il 24 febbraio 2022, quando Putin invase l’Ucraina, erano in corso 53 conflitti regionali. Per la prima volta, dalla fine della seconda guerra mondiale, una potenza nucleare invase secondo uno schema da prima guerra mondiale. La Russia di Putin ha coagulato un asse bellico che comprende la Corea del Nord e l’Iran con le sue propaggini terroristiche. Alle loro spalle la Cina non belligerante. Dall’altra parte c’è solo l’Ucraina, con il nostro sostegno non belligerante.
L’asse guerrafondaio è lo stesso ora colpito in Siria, con Putin e l’Iran dalla parte del sanguinario Assad e sulla difensiva. Dall’altra parte diverse componenti, compresa quella fondamentalista islamica, con il sostegno turco e la compiacenza d’Israele.
Una guerra mondiale a chiazze, che non è la somma di guerre regionali, ma un conflitto sparso in diverse aree, riproducenti il blocco sovietico. Putin non deve vincere e sempre più boccheggia. È responsabile di avere fatto saltare un ordine senza padroneggiare il disordine.
Davide Giacalone – davidegiacalone.it