L’ultimo scempio della Raggi a Roma

L’ultimo scempio della Raggi a Roma

“Sto fiume ce serve o nun ce serve?”. Ricordate la famosa scena del film Gallo Cedrone in cui il grande Carlo Verdone, nel ruolo del candidato sindaco Armando Feroci, propone di asfaltare il Tevere per risolvere il problema del traffico nella capitale? Grazie a Virginia Raggi quella scena è diventata realtà, una triste realtà.

In questi giorni un’orrenda gettata di asfalto è affiorata sugli argini del Lungotevere per tappare le buche presenti nella pista ciclabile che costeggia il fiume. Un colpo d’occhio che i romani ricorderanno per molto tempo (in confronto “spelacchio” brillerebbe per grazia scenica). Certo che, rispetto agli autobus in fiamme, alle scale mobili della metro fuori uso, alla pessima gestione dei rifiuti, alla vergogna delle bare accatastate, una gettata di cemento mal posta può sembrare solo un dettaglio.

Ormai questo sindaco ha abituato i suoi concittadini al male minore. Speriamo sia solo l’ultimo imbarazzante capitolo di Virginia, sindaco di una città che non merita.

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