Spread Btp-Bund sfiora 290, Piazza Affari maglia nera

Spread Btp-Bund sfiora 290, Piazza Affari maglia nera

Lo spread sfiora quota 290. Il differenziale di rendimento fra Btp decennale e bund è arrivato a 289 punti base contro i 282 punti base, in un mercato che guarda alla possibilità di uno scontro fra l’Italia e l’Unione europea sui conti pubblici. Lo spread ha poi rallentato a 287.
Borse europee tutte in negativo, con Milano (-1,1%) che resta stabilmente la peggiore. Lo spread (a 287 punti dopo aver anche toccato i 290 punti base) pesa come prevedibile soprattutto sulle banche: Fineco (-3,5%), Mps (-3,8%), Unicredit (-2,3%) e Intesa (-2,1%). I mercati, oltre ad eventuali effetti del voto europeo sul Governo temono anche le indiscrezioni sulla possibile procedura di infrazione dall’Ue all’Italia per la mancata riduzione del debito. Nel frattempo continua il rimbalzo di Fca (-1%) e di Renault (-0,7%) a Parigi all’indomani del rally seguito all’annuncio del progetto di fusione.

Avrò uno scambio di vedute con il governo italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste per essere in linea con le regole” ma “non prediligo le sanzioni”, ha detto il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, durante una discorso pronunciato vicino Lisbona e riportato dall’agenzia Bloomberg. “E’ abbastanza probabile che avremo uno scambio di lettere”, ha detto Moscovici.

“Oggi lo spread è salito fino a 290 punti base. È un anno che a causa delle scelte economiche sbagliate di questo Governo, è rimasto inchiodato su livelli doppi rispetto a quelli di inizio 2018: il costo totale ha già superato i 17 miliari di euro, un costo che pagheranno tutti gli italiani. Con l’attuale governo, lo Stato italiano ha emesso titoli di Stato, per lo più bot e btp, obbligandosi a pagare 17 miliardi di interessi in più rispetto agli interessi che avremmo pagato con il governo Gentiloni. Un costo enorme per l’Italia. Tutto questo vuol dire più tasse o meno servizi. Bisogna voltare pagina per recuperare credibilità e fiducia. Dobbiamo far partire una nuova fase di sviluppo coniugando l’equità e la giustizia sociale. Ecco il nostro compito, ora idee e un Piano per l’Italia. Al lavoro per costruire l’alternativa”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti in una nota.

“I mercati non abboccano e lo #spread vola a 290 ma ai sovranisti di casa nostra poco importa – ha scritto su twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico . Vogliono sfasciare tutto e oggi si sentono legittimati a farlo dal voto popolare. Non hanno alleati in Europa per cambiare le regole e minacciano scelte suicide. Saranno mesi difficili”.

“Ci si abitua a tutto. Però ci stiamo abituando ad un livello di spread che non è sano per la nostra economia nel lungo periodo quindi non bisogna abituarsi”, ha detto l’ad di Unipol, Carlo Cimbri circa lo spread. “E non va bene – ha aggiunto – perché non è dovuto ai fondamentali dell’economia italiana ma è anche dovuto al rischio che i mercati vedono circa la stabilità. Quindi bisogna modificare e correggere la percezione che i mercati hanno nei nostri confronti. Tra le cose che bisogna fare c’è sostenere la nostra economia, ridurre il debito ed essere credibili sui mercati internazionali”. Cimbri ha poi sostenuto che il volatility adjustement “credo scatterà si questi livelli di spread ma il meccanismo è in corso di revisione. Siamo fiduciosi che possa essere adattato e diventare più lineare nella sua applicazione e meno a strappi”. (fonte ansa)

Redazione

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