
Meloni: “L’Italia lavora a un tavolo negoziale”. Tajani: “L’attacco all’Iran non ha coinvolto le nostre basi”
AGI – Portare le parti al tavolo dei negoziati. Al termine del vertice convocato d’urgenza dalla premier Giorgia Meloni, a poche ore dall’attacco americano all’Iran, la linea del governo italiano rimane improntata allo sforzo diplomatico per aprire canali di dialogo tra Israele, Iran e Stati Uniti. “La crisi è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti”, sottolinea Meloni, “dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti.”, assicura.
Partecipanti al vertice e sicurezza nazionale
Dalle opposizioni, però, arriva forte la richiesta di chiarimenti in Aula. La segretaria del PD Elly Schlein sente la premier. Un colloquio che viene definito “lungo” da fonti del Nazareno e durante il quale la segretaria avrebbe ribadito la richiesta di fare chiarezza sulla posizione tenuta dal governo: “Dica chiaramente che l’Italia non partecipa ad azioni militari”, ribadisce Schlein, “né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve provare a fermare prima che sia troppo tardi, e si impegni per la de-escalation e per far tornare tutti gli attori coinvolti al tavolo negoziale, anche per difendere il Trattato di non proliferazione nucleare“.
Una richiesta avanzata anche da Alleanza Verdi e Sinistra: “Il governo italiano non deve concedere l’uso delle basi militari presenti sul nostro territorio per questa guerra folle”. Il presidente del M5S, Giuseppe Conte vede un governo “in ordine sparso” sulla crisi in Medio Oriente: “Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo ‘forte preoccupazione’? Noi crediamo e ribadiamo che più armi e più guerre non siano una via per la pace e la sicurezza”, aggiunge Conte.
Critiche condivise con Matteo Renzi: “Nessuno stupore anche nel vedere Meloni e Tajani non toccare palla: abbiamo un Governo che sulla politica estera è totalmente in balia degli eventi, senza strategia e del tutto irrilevante”.
Prossimi sviluppi
Meloni è attesa già domani alla Camera. Un appuntamento programmato: la premier deve fare le sue comunicazioni in vista del Consiglio Europeo del 26 e 27 giugno, a Bruxelles. Ma è facile immaginare che la seduta dell’Aula sarà monopolizzata dalla crisi mediorientale.
Redazione