
Intervista al Soprano Dominika Zamara di Angelica Loredana Anton
Riceviamo dalla giornalista Angelica Loredana Anton e pubblichiamo volentieri l’intervista che la collega ha fatto al noto soprano Dominika Zamara.
Il personaggio di oggi è Dominika Zamara.
Chi è Dominika Zamara e che origine ha?
Sono un Soprano, di origine polacca e artisticamente sono cresciuta in Italia.
Come nasce la tua passione per la musica lirica?
La passione è nata da bambina. A casa si ascoltava tanta opera, le grandi voci della lirica e il mio caro nonno che è mancato, era un organista e lui è stato il mio primo maestro.
Quando inizia il tuo percorso musicale?
Sempre da piccola. All’età di 7 anni ho iniziato le scuole di musica, sino a vincere una borsa di studio per il Conservatorio di Verona, e sempre a Verona ho avuto l’occasione di incontrare e di perfezionarmi con grandi Maestri come il compianto Enrico De Mori, Bruno Pola ed altri; poi sino ad arrivare alla laurea presso l’Università musicale di Wroclaw nel 2008.
So che hai vinto numerosi premi e che hai girato il mondo. Mi puoi elencare?
Si. Ho vinto numerosi premi e menzioni tra cui il Premio Zlote Sowa oscar europeo nella categoria Musica Classica, Premio A.N.L.A.I 2014, Premio internazionale Padre Pio, 2017 Premio Polacco dell’Anno nella categoria Musica Classica, Premio Ambasciatore della Cultura Polacca ed Italiana nel mondo.
Quali sono le tue più importanti esibizioni?
Le mie esibizioni più importanti sono alla Mostra del Cinema e La Biennale di Venezia, al Teatro Olimpico di Vicenza nel ruolo di Dori nell’Opera “Un tramonto” di G. Coronaro in prima mondiale assoluta, il debutto al Lincoln Center di New York presso il Metropolitan Opera. Al Teatro Verdi di Padova nell’Opera contemporanea “La serva di Padova”, in Messico, nella sala più importante di concerti dell’America Latina, la Manuel M. Ponce Hall e a Roma nella Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra.ecc.
Quale opera è la più bella per te?
Una domanda un po’ difficile. Io amo l’opera, non saprei dirti una in particolare. Sono molto affezionata alla Boheme di Puccini che fù l’opera con la quale debuttai in Italia nel ruolo di Mimi. In quel periodo vivevo e studiavo quest’opera in una casa che sembrava quella di Mimi. Fù un periodo magico che porterò sempre nel cuore. Attualmente canto molto Mozart e bel canto italiano.
Cosa senti quando canti?
Una grandissima emozione, una cosa quasi metafisica, non la posso spiegare a parole, è come se si aprisse l’universo dentro di me.
C’è qualcuno in particolare a cui ti ispiri?
Ammiro e stimo le grandi cantanti del passato ma l’ispirazione la trovo nella natura, le passeggiate in montagna, queste sono le mie ispirazioni, per il resto cerco di trovare una mia chiave interpretativa.
Cosa significa per te la musica classica?
Per me significa tutta la mia vita, il mio mondo. Senza il canto non saprei vivere.
Quanti dischi hai registrato fino adesso?
Ho registrato 4 dischi, “Dreams” nel 2009 e “Life” nel 2012 prodotto dalla Edit Music Italy, nel 2015 “Ivan Padovec, Works for Guitar and Soprano” prodotta dalla Sheva Collection 2018, “Chopin Lieder OP.74” prodotto dalla Elegia Classics e nel 2014 “Il Concerto” dvd prodotto da Cremoa 1 Tv.
Cosi bella e talentuosa con una grande esperienza da ammirare. In quante lingue canti?
Canto in 9 lingue: Polacco, Italiano, Francese, Inglese, Tedesco, Russo, Ceco, Slovacco, Latino.
Caspita, sei un genio! In quale lingua ti piace cantare di più?
Prediligo l’italiano, la lingua dell’opera, una lingua dal suono poetico, ma anche nella mia lingua madre. In Polonia abbiamo avuto grandi Compositori ad esempio Moniuszko il padre dell’opera polacca, Paderewski che fù anche Senatore della Repubblica Polacca come Verdi in Italia e canto spesso i Lider op 74 di Chopin su cui feci un disco sul ciclo completo nel 2018; e canto in molte altre lingue ma l’italiano resta la lingua che preferisco.
Dove sarai prossimamente ad esibirti?
Ho molti impegni in Italia tra cui un Concerto di Capodanno a Roma, in Polonia al Teatro Filarmonico di Stettino con il Maestro Fabrizio Da Ros in marzo, poi molti concerti dedicati a Papa Giovanni Paolo II per il centenario della sua nascita e delle tournée in Argentina e Australia.
Qual’è il tuo sogno?
Il mio sogno è quello di cantare al Teatro La Scala di Milano, dove già all’inizio di Novembre ho cantato all’Accademia Teatro La Scala proprio con i Lieder di Chopin.
Grazie per la tua meravigliosa disponibilità e Auguri per tanti altri successi. Alla prossima
di Angelica Loredana Anton