
Terremoto in Birmania e Thailandia, un campanello d’allarme per il pianeta
Un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha scosso la Birmania e la Thailandia, causando ingenti danni e perdite di vite umane.
L’evento sismico, con epicentro vicino alla città birmana di Sagaing, è stato avvertito fino a Bangkok, dove un grattacielo in costruzione è crollato, intrappolando decine di lavoratori.
Sebbene sia difficile attribuire un singolo evento sismico al cambiamento climatico, gli scienziati avvertono che il riscaldamento globale può aumentare la frequenza e l’intensità di alcuni disastri naturali. L’innalzamento del livello del mare, ad esempio, può rendere le zone costiere più vulnerabili ai terremoti e agli tsunami.
L’edilizia speculativa, spesso caratterizzata da una rapida urbanizzazione e da un mancato rispetto delle norme di sicurezza, può aumentare il rischio di crolli e di altri danni in caso di terremoto.
Il terremoto in Birmania e Thailandia è un tragico promemoria della potenza della natura e della nostra vulnerabilità. È un appello all’azione per affrontare il cambiamento climatico, per promuovere un’edilizia sostenibile e per rispettare l’ambiente.
Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio, ma si teme che possa aumentare. I danni alle infrastrutture e alle abitazioni sono ingenti.
Il terremoto avrà un impatto significativo sull’economia dei due paesi, in particolare sul settore del turismo.
Carmelo Antonio Terzo